Gli occhiali smart Apple funzioneranno solo se risolveranno questi problemi

Gli occhiali smart Apple funzioneranno solo se risolveranno questi problemi

Nel fine settimana sono emersi nuovi dettagli sugli occhiali smart di Apple. Secondo quanto riportato da Bloomberg, gli occhiali potrebbero essere lanciati prima dei dispositivi AR completi a cui l’azienda sta lavorando da tempo. L’idea sarebbe quella di proporre una versione più semplice, che ricorda molto da vicino i Ray-Ban Meta.

A una prima occhiata, i Ray-Ban Meta sembrano normali occhiali da sole. Nessuno sospetterebbe che al loro interno si nascondano microfoni, fotocamere, altoparlanti e comandi intelligenti. Non c’è alcun display né funzionalità di realtà aumentata. Sono semplicemente occhiali che aggiungono funzionalità smart a un design familiare.

Usandoli quotidianamente, emerge un quadro chiaro. L’intelligenza artificiale integrata è senza dubbio impressionante e dimostra un enorme potenziale. Riesce a riconoscere gli oggetti e a fornire risposte rapide in modo sorprendente. Tuttavia, nella pratica, questa funzione rimane una curiosità tecnologica. Dopo l’iniziale entusiasmo, si comprende che nella vita di tutti i giorni non se ne sente davvero il bisogno.

Le vere ragioni per cui scegliere questi occhiali rispetto a un modello tradizionale sono altre. Ricevere e ascoltare i messaggi direttamente dagli occhiali, senza dover guardare l’iPhone, è molto comodo, soprattutto quando si cammina o si pedala. Inoltre, c’è la possibilità di scattare foto e registrare video con una semplice frase o premendo un piccolo tasto sulla montatura. In alcuni momenti, poter immortalare un istante senza dover rallentare o distrarsi rappresenta una vera rivoluzione.

Se gli occhiali smart Apple vogliono avere successo, devono centrare due obiettivi fondamentali. Il primo è migliorare radicalmente Siri. Al momento, l’assistente vocale di Apple non è all’altezza delle alternative più evolute. Per un dispositivo pensato per essere gestito quasi esclusivamente con la voce, un’assistente con limitate funzionalità rappresenterebbe un limite insormontabile. Gli occhiali dovranno consentire di svolgere attività in modo rapido, naturale e senza complicazioni, rendendo l’uso ancora più immediato rispetto all’apertura dell’iPhone.

Il secondo obiettivo è ancora più delicato. Gli occhiali devono assolutamente includere la possibilità di scattare foto e registrare video. Nonostante Apple stia riflettendo sui rischi legati alla privacy, rinunciare a questa funzione equivarrebbe a snaturare completamente il prodotto. È comprensibile che l’azienda  voglia proteggere la privacy degli utenti, ma la realtà è che ormai chiunque può registrare un video senza dare nell’occhio con uno smartphone. Gli occhiali smart non cambierebbero davvero questa situazione.

Privare il dispositivo della fotocamera equivarrebbe a togliere uno dei motivi principali per cui gli utenti sceglierebbero di indossarlo. La capacità di catturare momenti in modo discreto e immediato è diventata ormai una caratteristica imprescindibile.

Senza questa funzione, gli occhiali smart Apple rischierebbero di essere percepiti come un accessorio inutile, destinato a finire presto nel dimenticatoio.