L’accordo tra Google e Apple resiste dopo la sentenza antitrust, ma cambia volto
Dopo mesi di attesa, la sentenza del giudice Amit Mehta sul processo antitrust contro Google è arrivata e ha ribaltato le paure più grandi della società di Cupertino. L’accordo miliardario che lega Apple e Google per avere il motore di ricerca di Mountain View come predefinito in Safari può continuare a esistere. Non senza paletti, ma comunque con basi solide che hanno già fatto impennare i titoli di entrambe le aziende: +3,4% per Apple nel dopo mercato e oltre +7% per Alphabet.
Il Dipartimento di Giustizia aveva vinto la causa quasi un anno fa, convincendo il tribunale che Google avesse un monopolio sulla ricerca online. Si temeva che tra i rimedi imposti ci fosse l’obbligo di spezzare l’accordo con Apple, una partnership che frutta a quest’ultima decine di miliardi di dollari ogni anno. L’ipotesi più estrema era la fine dei pagamenti che Google versa per restare motore di ricerca predefinito su Safari.
La sentenza di Mehta ha però preso un’altra direzione. Google potrà continuare a pagare Apple per essere la scelta predefinita, ma senza vincoli di esclusiva. In altre parole, Safari non sarà obbligato a mostrare schermate di scelta aggiuntive e Apple potrà mantenere Google come opzione primaria, ma dovrà conservare la libertà di promuovere rivali, integrare assistenti e chatbot alternativi e, soprattutto, rinegoziare i termini ogni anno.
Non ci sarà più spazio per incentivi occulti o bonus legati all’esclusiva, e l’intesa non potrà legare un servizio Google a un altro: niente pacchetti forzati che includano Gemini insieme alla Ricerca, per esempio. Ma il punto cruciale è che l’asse Google–Apple resta in piedi. Per i concorrenti, significa una chance annuale di rilanciare con offerte più convenienti. Per gli utenti, invece, cambia poco sul piano immediato poiché Safari continuerà ad aprirsi su Google, mentre, dietro le quinte, la società di Cupertino potrà muoversi liberamente sul fronte dell’AI senza legarsi mani e piedi a Mountain View.